Io, cicloturista
Andrea Della Rolle
Settembre 16, 2019
La prima domanda che ho affrontato, appena affacciatomi al mondo del turismo in bicicletta, è stata: sono un cicloturista, un #biketourer?
E la risposta è stata decisamente semplice: sì, perchè ne ho la volontà. La volontà di muoversi con la bici, anche per percorsi brevi, ti rende un cicloturista. Perchè anche solo il tratto affrontato da casa verso il proprio posto di lavoro è “turismo”: ti accorgi di quanto la città nasconda agli occhi di chi si muove con gli automezzi o con il trasporto pubblico locale, e di quanto la bicicletta aiuti invece a percepire il bello (e buono) dei percorsi che attraversi.
Cosa ci rende cicloturisti?
Non è il mezzo di trasporto che fa il cicloturista, non è la borsa impermeabile o l’ultimo ritrovato della tecnica in fatto di GPS a renderti tale: è lo stimolo che la tua testa dà alle tue gambe per percorrere 10-50-100 chilometri al giorno.
Io sono un ciclista urbano, un appassionato di #biketowork, un 38enne che ha deciso di cambiare radicalmente le proprie abitudini da un giorno all’altro mettendo il proprio fondoschiena (e le proprie gambe) su una sella dopo 20 anni di stop.
Vivo in una delle città più inquinate d’Italia, Torino, ma, nonostante questo, percorro da due anni 20 km ogni giorno per affrontare il tragitto casa-ufficio. Ogni chilometro è vita, è colori, è odori (che riesci a percepire nonostante lo smog). Ogni spostamento in bici è energia, endorfine che circolano nel corpo, tensione che si allontana dai propri pensieri, regalandoti una visione del mondo più lucida e più sana.
Ad oggi ho percorso 3000km con la mia fida due ruote, il mio “destriero”: una MTB top di gamma di 10 anni fa, mista alluminio e carbonio, leggera e prestante, una Merida Matts FLX Limited Edition.
3000km: pochi? Tanti? Sono 600KG di CO2 in meno nell’aria, sono 55000 calorie consumate, sono un risparmio di quasi 1000 euro non avendo usato un automezzo privato.
Ma il #biketowork alla fine è solo uno stimolo, una palestra per il corpo e per la mente, per aiutare a passare al passo successivo: il cicloturismo.
Ti senti cicloviaggiatore?
La mente di una persona che si vuole avvicinare al cicloturismo, prima della consapevolezza di essere già un #biketourer, è piena di interrogativi:
- sarò in grado di affrontare lunghe distanze?
- la mia bici andrà bene?
- cosa mi dovrò portare dietro?
- dove e come dormirò? cosa mangerò?
- quali percorsi mi conviene affrontare?
- chi ha voglia di venire con me?
Domande che ognuno cercherà nei modi più disparati.
Chi attraverso un buon libro, come quello di Joshua Cunningham, Viaggiare in bicicletta, ciclobiografia di un’avventura di 21mila km, dal Regno Unito ad Hong Kong, con spunti e aiuti su come affrontare il proprio sogno.
Chi rivolgendosi al mondo social, ai gruppi di cicloviaggiatori che già hanno affrontato lunghi percorsi, che sanno darti perle di saggezza e aiutarti a superare le tue remore sul viaggio che hai intenzione di intraprendere.
Questo portale vuole essere una risposta a tutte quelle domande e a nuove domande che usciranno, inevitabilmente, da chiunque si avvicini al mondo del #biketourism. Ma non solo: vuole anche essere una community del cicloturista, con progetti a più ampio spettro che si andranno a sviluppare negli anni.
Se vi interessa, seguitemi.