Il #biketowork ai tempi del Coronavirus
Andrea Della Rolle
Marzo 25, 2020
Il coronavirus genera problemi anche a chi pratica #biketowork. Una storia al limite dell’incredibile. Protagonista un #biketoworker, Andrea Scotti, alle prese con la disumanità e l’odio da #coronavirus.
Le misure di prevenzione ai tempi del #coronavirus, impongono il limitare degli spostamenti, ma in pochi accettano che ci si possa spostare per andare a lavorare con una bicicletta.
La storia di Andrea Scotti è surreale. Ogni giorno percorre 70km fra Pedrengo e Clusone, nel bergamasco. Avendo chiuso la ciclabile della Val Seriana, non poteva fare altro che utilizzare le strade tradizionali per recarsi al lavoro.
Nonostante un cartello ben visibile sulla schiena che indicava “Vado a lavoro”, la molteplicità di odiatori di professione che lo ha insultato per strada è stata decisamente alta. “Per le persone normali” commenta su Facebook “è impossibile pensare che qualcuno possa andare a lavorare in bici”-
Ammette di essere stato fermato più volte dai Carabinieri che, compresa la veridicità delle sue affermazioni, alla fine non hanno potuto esimirsi da fargli i complimenti per la costanza.
Rispetto, per chi va a lavorare in bici, prima di tutto.
[…] L’Italia non recepisce, complice anche una mentalità “auto-centrica”, l’importanza dello spostamento in bici: è di pochi giorni fa il caso del ciclista urbano insultato perchè la gente non comprendeva il fatto che andasse a lavorare in bici, che potete leggere in questo articolo. […]